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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
2/1638 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Sono settimane, ch'io diedi novelle di me, quando mi parve |
Contenuto e note |
Si scusa per non aver fatto avere sue notizie per molto tempo, ma il cattivo tempo ha impedito ai marinai di consegnare la posta e a loro di festeggiare il Carnevale. Manda i suoi saluti agli amici e ricorda gli affanni del Giustiniani riguardo al figlio [cfr. lettera del 1.1638, 'Vostra Signoria mi diede novelle dell'infermità'], Giovanni Francesco [Giustiniani], raccomandando di prendere una decisione ferma e duratura. Chiede quando il Giustiniani prevede di trasferirsi nella sua villa e conclude citando le parole di Orazio: "sperat infestis, metuit secundis" [Carmina, II, 10, v. 13]. [La lettera è databile al febbraio 1638 poiché prosegue la riflessione sulla sorte del figlio di Giustiniani e si parla del Carnevale] |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 515 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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