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Mittente |
Gradenigo Giorgio |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
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Incipit |
Due cagioni mi moveno ad amarvi e tenervi caro |
Contenuto e note |
Giorgio Gradenigo esprime nella lettera la motivazione principale che lo porta ad amare il destinatario, di nome Antonio. Si chiede, con una formula retorica, se il suo amore derivi dalla consapevolezza dell'affetto del destinatario o dalle sue virtù. Nella lettera si impegna a dimostrare che sono principalmente le virtù ad averlo indotto a provare affetto nei confronti di Antonio [il cui cognome viene omesso. La presente lettera è contenuta nel manoscitto 102 (Udine, Biblioteca Comunale V. Joppi), pp. 133-135 ed è stata edita modernamente in Maria Teresa Acquaro Graziosi, 'Inediti e rari di Giorgio Gradenigo: due lettere e due sonetti', "Giornale storico della letteratura italiana", CLXI, 514, 1984, pp. 279-281]. |
Fonte o bibliografia |
Giorgio Gradenigo, Rime e lettere, a cura di Maria Teresa Acquaro Graziosi, Roma, Bonacci Editore, 1990, pp. 164-165. |
Compilatore |
Sacchini Lorenzo |
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