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Mittente |
Gradenigo Giorgio |
Destinatario |
Zucchi Bartolomeo |
Data |
15/4/1599 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Io comunicai alcuni mesi sono una mia lettera di discorso a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Ad inizio della lettera, Giorgio Gradenigo dichiara di voler ampliare il tema già affrontato in una lettera precedente incentrata sugli insegnamenti morali desumibili da Virgilio ed Omero [si riferisce alla lettera inviata al figlio Andrea, il cui incipit è "Procurando tu di ben intender Virgilio": Giorgio Gradenigo, Rime e lettere, a cura di Maria Teresa Acquaro Graziosi, Roma, Bonacci Editore, 1990, pp. 133-143]. Anche la presente, come quella citata, è una lettera "di discorso", formula con cui Giorgio Gradenigo definisce le sue epistole di maggior impegno stilistico e soprattutto tematico. Questa missiva di impianto morale si fonda sul principio (più volte espresso) che il passato possa fornire la chiave per comprendere il futuro: ciò avviene perché le "cose si conservano le medesime in ogni tempo". Così, quando l'uomo manca per natura di giudizio, può essere aiutato a conseguire l'umana felicità dagli esempi degli autori e scrittori antichi e in particolare di Plutarco, Seneca e Cicerone. Gradenigo si augura perciò che un qualche letterato raccolga gli esempi in fatto di virtù presi dai grandi autori classici e li ordini in forma di compendio, esattamente come ha fatto per l'epistolografia il destinatario Bartolomeo Zucchi nell''Idea del segretario' (in prima edizione Venezia, Compagnia Minima, 1600). In tal modo l'uomo può riconoscere e produrre, per via d'imitazione, i rimedi atti ad affrontare nuovi bisogni. Così per esempio ha fatto il conte Girolamo Savorgnan ("Savorgnano"), il quale si è avvalso dell'esempio di Menenio Agrippa. [La presente lettera si legge in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', Venezia, Compagnia Minima, 1600, III, pp. 321-330; Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', Venezia, Compagnia Minima, 1606, III, pp. 326-333. In aggiunta alle fonti proposte dalla curatrice, è stato possibile appurare che la medesima lettera compare anche in un opuscolo per nozze ottocentesco: 'Due discorsi di Giorgio Gradenigo senatore veneziano del secolo XVI. Per le nobilissime nozze Grimani, Manin', Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1829, pp. 29-48]. |
Fonte o bibliografia |
Giorgio Gradenigo, Rime e lettere, a cura di Maria Teresa Acquaro Graziosi, Roma, Bonacci Editore, 1990, pp. 152-162. |
Compilatore |
Sacchini Lorenzo |
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