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Mittente |
Gradenigo Giorgio |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Desiderava, essendo in cotesta città, di fare un ufficio con Vostra Magnificenza |
Contenuto e note |
Giorgio Gradenigo si rivolge all'anonimo destinatario, "rettore" di una non precisata provincia, per chiedergli di proteggere le mogli di due uomini "rei". Gradenigo si è infatti commosso dopo aver conosciuto la loro storia e condizione (una delle due donne è partoriente). Il tono della lettera è piuttosto enfatico ("Fatelo, signore giustissimo, fatelo quanto più tosto potete, vi prego a nome di Cristo e della nostra patria..."). [La lettera compare in 'Lettere di diversi eccellentissimi huomini', Venezia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1559, pp. 432-434; 'Della nuova scielta di lettere di diversi nobilissimi huomini', Venezia, [s.n.], 1574, pp. 465-467; Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', Venezia, Compagnia Minima, 1600, pp. 516-518; Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', Venezia, Compagnia Minima, 1606, IV, pp. 270-271]. |
Fonte o bibliografia |
Giorgio Gradenigo, Rime e lettere, a cura di Maria Teresa Acquaro Graziosi, Roma, Bonacci Editore, 1990, pp. 104-105. |
Compilatore |
Sacchini Lorenzo |
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