|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Tasca Florio |
Data |
20/8/1569 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ostiglia |
Luogo di arrivo |
|
Incipit |
Io non negherò mai che mio padre non abbia a la casa vostra |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a Florio Tasca che, essendo consapevole del grandissimo debito del padre [Bernardo Tasso] nei confronti della sua famiglia, è disposto a servirla in ogni modo. Per ciò che riguarda i ventquattro ducati, spiega che gli sarebbero indispensabili per soddisfare le esigenze del padre malato e derubato. Promette che tenterà di restituirli in ogni modo e, se il pagamento non dovesse essersi concluso al momento della morte del padre, promette che pagherà di tasca sua alla famiglia del destinatario non solo quelli, ma l'intero debito del defunto, a costo di conservare ogni anno parte della "provvisione" del cardinale [Luigi d'Este]. Sottolinea che quest'ultima promessa verrà mantenuta solo nel caso della effettiva concessione del prestito. Comunica che, se il destinatario avesse bisogno di scrivergli, dovrebbe indirizzare le sue lettere ad Andrea Bertano. [Nel ms. Falconieri la lettera è datata 20 agosto senza indicazione dell'anno]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 186 r/v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 10, I, pp. 19-20. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|

|
|
|
|
|
|
|
|