Mittente Tasso Torquato Destinatario Manso Giovan Battista
Data 4/9/1592 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Napoli
Incipit Vostra Signoria tanto più accresce gli oblighi miei
Contenuto e note Torquato Tasso tesse un elogio della cortesia e della generosità di Giovan Battista Manso, qualità capaci di accrescere gli obblighi nei suoi confronti e di presentare come favore d'amicizia anche ciò che è dovuto. Promette di inviargli il dialogo '[Il Manso, overo] de l'Amicizia', a lui dedicato, per mano di Scipione Belprato. Loda la sua virtù che gli permette di non ritrarsi di fronte all'amicizia con un uomo sfortunato come lui e gli chiede di aiutarlo. Nella sua condizione di malattia e povertà, il fatto di riuscire ad ottenere ciò che desidera con l'appoggio dei "signori napoletani" rappresenterebbe un trionfo della giustizia, nonché il sorgere di una nuova speranza: spera, dunque, di non sembrargli inopportuno inviando a lui o a Fabrizio [Feltro] la "procura" [del processo riguardante la lite per il recupero della dote materna], in modo che possano istruirlo sulle reali prospettive di andamento della vicenda. Manda un sonetto ['In un bel prato, tra' bei fiori e l'erba', 'Rime', n. 1552] destinato al Manso e a sua moglie [Costanza Belprato], dolendosi del fatto che un componimento di tal sorta non possa considerarsi, nel complesso, soddisfacente. Confessa di voler fortemente rivedere Napoli. Prega il destinatario di visitare anche da parte sua Orazio [Feltro] ammalato. [Nel ms. Falconieri alla lettera è allegato il sonetto].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 147 r/v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1419, V, pp. 120-121.
Compilatore Fantacci Michela
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