Mittente Tasso Torquato Destinatario Manso Giovan Battista
Data 30/7/1592 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Napoli
Incipit Vostra Signoria merita molto con tutti che la conoscono
Contenuto e note Torquato Tasso parla a Giovan Battista Manso del dolce debito in cui la sua immensa cortesia lo costringe a vivere e si duole di avere la lode come unico mezzo per non peccare di ingratitudine nei suoi confronti. È consapevole dell'insufficienza dei pochi sonetti composti per lui ma, non potendo omaggiarlo con altro che con quelli, si dice contento di aver volontariamente mantenuto insuperata la virtù del destinatario. Parla, poi, della questione della sua "lite" [quella mossa per il recupero dei beni materni]: aveva chiesto già in passato ad Orazio [Feltro] di inviargli una "forma della procura" tramite suo fratello Fabrizio [Feltro] e la aspetta ora da lui, oppure dal destinatario, nella speranza di risolvere quella lite il prima possibile, almeno per ciò che riguarda la parte minima, che si aggira attorno ai quattrocento scudi. Confessa di voler vivere il poco tempo che sente rimanergli in modo sereno e che questo e la sanità fisica sono gli unici motivi per cui potrebbe decidere di tornare a Napoli. Spera che la controversia si chiuda, e invita il destinatario ad impegnarsi in questo senso. Nel poscritto indica alcune modifiche apportate alla seconda quartina e al decimo verso del primo ['Signor, mentre sottrarmi a' colpi ingiusti', 'Rime', n. 1548] tra i sonetti scritti per il destinatario [per cui si veda la lettera num. 1402 dell'ed. Guasti del 18 giugno 1592 che inizia "Sempre Vostra Signoria aggiunge cortesia a cortesia"]. Alla fine della lettera si legge il sonetto 'Manso, al vostro valor fortuna impetra' ['Rime', n. 1551. Il sonetto non è riportato integralmente, ma solamente segnalato da Lettere, ed. Guasti, V, p. 15, nota 3]. [Nel ms. Falconieri la lettera si legge in due differenti redazioni e ad entrambe è allegato l'intero sonetto].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 146 r/v e 158 r/v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1411, V, pp. 113-115.
Compilatore Fantacci Michela
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