Mittente Tasso Torquato Destinatario Manso Giovan Battista
Data 24/7/1592 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Napoli
Incipit Io non so come possa costringer Vostra Signoria
Contenuto e note Torquato Tasso, mascherando la sua richiesta come un dono fatto alla cortesia del destinatario, che potrà in questo modo dare sfogo alla sua natura, chiede a Giovan Battista Manso che gli fornisca la consulenza di qualche avvocato per la questione del recupero della dote della madre. Comunica di aver inserito nel suo poema ['Gerusalemme Conquistata'] un cavaliere appartenente alla famiglia "de' Loffredi" in onore di sua madre [Vittoria Loffredo] e un altro cavaliere membro della famiglia Belprato, in onore di sua moglie [Costanza Belprato]. Ha deciso, al contrario, di non far menzione della famiglia Manso, perché ritiene che il destinatario meriti lodi di maggior rilievo: lo prega di leggere il sonetto ['Manso, non fur le mie venture affisse', 'Rime', n. 1550] allegato alla lettera, come anticipazione. Manda i suoi saluti a Vittoria [Loffredo], Costanza [Belprato] e Orazio Feltro. [Nel ms. Falconieri la lettera si legge in due differenti redazioni e ad entrambe è allegato il sonetto].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 145v-146r e 157v-158r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1409, V, p. 111.
Compilatore Fantacci Michela
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