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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Manso Giovan Battista |
Data |
24/6/1592 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Questa settimana sono stato ingannato de la mia aspettazione |
Contenuto e note |
Torquato Tasso racconta a Giovan Battista Manso di aver aspettato invano, durante la settimana appena trascorsa, alcune risposte da Napoli. Lo prega, dunque, di impiegare la sua cortesia nel raccomandarlo a tutti i suoi amici napoletani, particolarmente ad Orazio Feltro, con il quale è in contatto per un "negozio" che gli preme non venga dimenticato. Invia al destinatario un altro sonetto [il secondo, dopo quello inviato con la lettera num. 1402 dell'ed. Guasti del 18 giugno 1592, "Sempre Vostra Signoria aggiunge cortesia a cortesia". Il sonetto in questione è 'Signor, fra ' sette colli e l'oro e l'ostro', 'Rime', n. 1549 come in Lettere, ed. Guasti, V, p. 107, nota 2] e manda i suoi saluti alla madre [Vittoria Loffredo] e alla moglie [Costanza Belprato]. [Nel ms. Falconieri la lettera si legge in due differenti redazioni e il sonetto è allegato ad entrambe]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 145 r/v e 157v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1403, V, pp. 107-108. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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