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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Polverino Francesco |
Data |
16/3/1595 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Mando a Vostra Signoria la procura rinovata |
Contenuto e note |
Torquato Tasso spedisce all’abate Francesco Polverino la procura, rinnovata due volte, “ne la persona del signor Fabio Spannocchia”, insieme con una lettera per lui [lo Spannocchia dovrebbe occuparsi dei duecento ducati l’anno che il principe di Avellino, Camillo Rosso Caracciolo II, deve al Tasso, ponendo fine alla lunghissima “lite” per il recupero dell’eredità materna]. Prega l’abate di sollecitare lo Spannocchia a porre fine al “negozio” e a mandare la “lettera di cambio” [quella che sancisce il pagamento, richiesta all’abate sin dal 26 febbraio 1595, con la lettera n. 1528 dell’edizione Guasti, “Scusimi Vostra Signoria s'io non sono pronto pagatore del mio debito”]; infine, chiede nuovamente notizie del “soggetto” delle ‘Rime’ del destinatario [come nelle lettere del 3 e del 14 marzo 1595, nn. 1529 e 1532 dell’edizione Guasti, “Desidero che Vostra Signoria m'avvisi per quale strada” e “Di nuovo prego Vostra Signoria che m'avvisi a che fosse mandata”; il Tasso ha promesso di scrivere delle composizioni di elogio alla raccolta di ‘Rime’ che il Polverino sta allestendo]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 137v-138r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1533, V, p. 202. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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