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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Polverino Francesco |
Data |
12/3/1593 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Mi perdoni Vostra Signoria s'io aveva aggiunta una lettera |
Contenuto e note |
Torquato Tasso si scusa con l’abate Francesco Polverino per aver aggiunto “una lettera nel suo cognome” [scrivendo “Spolverino”, come già nella lettera del 30 gennaio 1590, n. 1221 dell’edizione Guasti, “Io non voglio che Vostra Signoria resti più obligato”]. Manda le venticinque stanze “de Le Lagrime” [il poemetto ‘Le lagrime di Maria Vergine’; nel codice Falconieri si legge il numero "XXI" invece del "XXV" della stampa Guasti], raccomandando di conservarle, poiché non è “atto” alla “fatica” del trarne copia; desidera ardentemente tornare a Napoli, ma necessita di qualche aiuto, non sapendo “quel che voglia fare il Mancino” [di una possibile partenza per Napoli, insieme ad Orazio Mancino, ha scritto al Polverino con la lettera del 10 marzo 1593, n. 1449, “Era meglio ch'io fossi venuto con Vostra Signoria”]. Infine, comunica il dispiacere per non aver ricevuto risposta da Napoli, dal signor Orazio [Feltro, a cui ha già supplicato una risposta con la lettera del 25 gennaio 1593, n. 1441 dell’edizione Guasti, “Vostra Signoria non mi risponde o per malignità de gli altri”]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 134r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1450, V, p. 144. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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