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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
de' Medici Ferdinando |
Data |
20/12/1594 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Qui in Roma mi voglion coronar di lauro |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a Ferdinando de' Medici, granduca di Toscana, a riguardo della decisione che si prende a Roma di "coronare di lauro" [inconorazione poetica] Tasso stesso, sebbene avesse preferito "la croce" [di Santo Stefano], promessagli già molti anni prima da Scipione Gonzaga a nome del granduca stesso. Specificando di non aver mai voluto forzare il granduca ad alcun provvedimento, Tasso affema di non voler essere "costretto da' suoi fiorentini o da' romani", ma di agire sempre nel desiderio di servire il granduca. Chiedendo al granduca un giudizio per un possibile trasferimento e permanenza a Firenze, Tasso chiede a Ferdiando di leggere la lettera [del novembre 1591] scritta dalla duchessa di Mantova [Eleonora de' Medici] in favore di Tasso stesso. [Mazzucchelli (Lettere ed altre prose di Torquato Tasso raccolte da Pietro Mazzucchelli, Milano, Giuseppe Pogliani, 1822) la riporta senza data; soltanto nella seconda lezione (c. 125v) del Codice Falconieri è sottoscritta con data, assente nella altre tre lezioni]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 123r-123v; e c. 125v; e cc. 139r-139v; e c. 156v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1520, V, pp. 194-195. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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