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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Polverino Francesco |
Data |
31/1/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Se 'l fine de le mie sciagure fosse tanto vicino |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive all'abate Francesco Polverino di attenderlo con impazienza, e di sperare per un miglioramento della propria condizione "ne la cortesia di molti signori" [tra cui il granduca di Toscana Ferdinando de' Medici; il principe di Mantova Vincenzo Gonzaga; il duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere; il duca di Nocera Francesco Maria Carafa; il duca di Termoli Ferdinando Di Capua; il conte di Paleno Matteo Di Capua ed altri]. Augurandosi che Orazio [Feltro] mantenga almeno "l'ultime sue promesse" [di intercedere per Tasso presso i signori napoletani per ottenere un alloggio e un sostentamento economico], e che le virtù di Polverino suppliscano ai propri difetti così da poter ottenere un qualche aiuto da "cotesti signori", Tasso chiude raccomandando a Polverino l'inchiusa. [È una delle 46 lettere che Capurro (Lettere di Torquato Tasso, vol. V, Pisa, Niccolò Capurro, 1825-27) dice di aver tratto a partire dagli originali forniti dal principe Torella; la prima lezione del Codice Falconieri è sottoscritta 1591]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 118v-119r; e c. 120v; e c. 127r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1088, IV, p. 162. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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