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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Carafa Spinelli Roberta |
Data |
13/11/1594 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Io non avrei mai pensato, che tra 'l signor principe d'Avellino |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a Roberta Carafa Spinelli, principessa di Avellino, di aver sempre considerato impossibile perpetuare la causa [per la restituzione dell'eredità materna] con il principe di Avellino [Camillo Rosso Caracciolo II], in ragione della cortesia del principe, il quale lo aveva accolto in casa quasi come un parente. Nonostante ciò, afferma di pensare molto alla "lite" a causa dell'assenza [si trovava allora in Francia] del principe stesso. Ricordando che la principessa si era impegnata a fargli ricevere dall'arcivescovo di Cosenza [Giovan Battista Costanzo] "cento cinquanta scudi l'anno", Tasso chiede alla principessa di rispettare la promessa, sebbene l'assenza di un impegno a Napoli, dove si era diretto tre volte per la "lite", lo abbia portato a trasferirsi a Roma, invitato ed ospitato dal cardinale di San Giorgio [Cinzio Aldobrandini]. Ricordando le sue origini e la sua attuale condizione di "inabile a guadagnarsi le cose necessarie, non che le convenienti", e non ritenendo inopportuno chiedere di più, come invece suggeriva Fabrizio Feltro, Tasso raccomanda nuovamente al principe [Camillo Rosso Caracciolo II] di non negargli questa giustizia, e da virtuoso mantenere la promessa. Afferma di essere stato riconosciuto "per parente de la casa Caracciola [Caracciolo] e de la Carrafa [Carafa]", ma non vuole dal principe nulla di più di ciò che conviene a un servitore, sperando di non dover attendere l'"infallibile giustizia" degli "eterni tribunali", e che Fulvio Costanzo e il suo fratello monsignore [Giovan Battista Costanzo] risolvano la causa. [Bulifon (Lettere memorabili, istoriche, politiche, ed erudite scritte e raccolte da Antonio Bulifon. Raccolta seconda, Napoli, Antonio Bulifon, 1693-97) afferma di ricavarla dall'autografo di Tasso. Solo la prima (cc. 118r-118v) delle tre lezioni presenti nel codice Falconieri presenta qualche minima variante di limitato valore sostanziale]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 118r-118v; e cc. 126r-126v; e cc. 141r-141v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1513, V, pp. 189-190. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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