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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo (Giacobo) |
Data |
17/9/1537 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Se piuttosto havesse havuto comodità piuttosto vi havrei mandato il libro mio |
Contenuto e note |
Bernardo scrive a Giovan Giacomo Tasso di avergli mandato il suo libro [intende uno dei 'Libri degli amori': il 'Libro primo degli amori di M.Bernardo Tasso' comparve nel 1531 e conteneva più di un centinaio di poesie d'amore, molte escluse dall'edizione del 1560; il 'Libro primo e secondo degli amori di M.Bernardo Tasso' dedicato alla principessa di Salerno fu pubblicato nel 1535; il 'Libro terzo degli amori di M.Bernardo Tasso' apparve nel 1537 con dedica ad Ippolita Pallavicina] e di aver scritto anche a Messer Domenico [Tasso, zio di Giovan Giacomo, conte e mastro delle Poste Pontificie], a Sor Affra [Bordelisia Tasso, fattasi monaca benedettina in Santa Grata a Bergamo con il nome di Affra] e agli altri parenti. Gli chiede il favore di ricevere delle casse di cose che gli appartengono, mandategli da Alessandro [probabilmente Da Spilimbergo, marito della sorella di Bernardo Lucia Tasso] e da consegnarsi a Giovan Maria Cassotto perchè le faccia arrivare a Pesaro. Lo avvisa che egli per qualche mese soggiornerà in questa città dove ha una stanza dietro la Casa del Duca di Ferrara [Ercole II d'Este], in casa di Messer Lorenzo Sanudo. |
Fonte o bibliografia |
Maria Platter Zappalà, Otto lettere inedite di Bernardo Tasso, "Bergomum", a. 36, num. 4, vol. 16, ottobre-dicembre 1942, parte speciale, pp. 3-4 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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