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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Speroni Sperone |
Data |
3/3/1560 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Padova |
Incipit |
Io mi son licenziato dall'Accademia, e mi voglio licenziare anche da questa casa, perché la vanità |
Contenuto e note |
Il Tasso avvisa Sperone Speroni di essersi licenziato dall'Accademia [Accademia veneziana della Fama, di cui era cancelliere] e di volersi licenziare altresì dalla casa [fa riferimento al palazzo di Federigo Badoer in San Canciano (Canzian) dove Bernardo abitava]. Gli comunica di rivolere indietro i quinterni [inviatigli con la lettera "Io dissi di aver parlato a Maestro Adriano per far quanto Vostra Signoria m'aveva imposto" 10/6/1559] dove sono scritti il principio e la fine del suo poema ['Amadigi' prossimo ormai alla pubblicazione avvenuta nel 1560 come 'L'Amadici del S.Bernardo Tasso. Al'invitissimo e Cattolico Re Filippo' a Venezia per cura di Gabriele Giolito de Ferrari], per cui lo prega di leggerli e di rispedirglieli con altre correzioni, se le ritiene necessarie. Lo avverte infatti che egli ha finalmente stretto accordi con il Giolito [Gabriele Giolito de Ferrari] per la stampa che è in procinto di iniziare. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 148-149 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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