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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Speroni Sperone |
Data |
10/6/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Padova |
Incipit |
Io dissi di aver parlato a Maestro Adriano per far quanto Vostra Signoria m'aveva imposto |
Contenuto e note |
Il Tasso avvisa Sperone Speroni di aver ottemperato all'ufficio che gli aveva richiesto e quindi di aver parlato con Maestro Adriano [Adriano Willaert, maestro di musica e compositore, direttore della Cappella di San Marco a Venezia] da cui si era recato insieme a Federigo Badoaro [Badoer, senatore veneziano fondatore dell'Accademia della Fama]. Purtroppo il maestro si è dichiarato incapace di porre in musica un'opera dello Speroni data l'età avanzata, suggerendo però di rivolgersi per tale scopo al maestro della Cappella di Treviso, Giovanni Nasco. Badoaro inoltre, informandosi di buoni maestri di musica, ha individuato come possibile compositore un dignitoso nipote di Adriano Wigliaret, a cui questi potrebbe dar consiglio. Il Tasso inoltre invia a Speroni tramite il figlio [Torquato Tasso] i primi quinterni e i sette quinterni finali del poema ['Amadigi' prossimo ormai alla pubblicazione avvenuta nel 1560 come 'L'Amadici del S.Bernardo Tasso. Al'invitissimo e Cattolico Re Filippo' a Venezia per cura di Gabriele Giolito de Ferrari]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 135-136 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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