Mittente Tasso Bernardo Destinatario Speroni Sperone
Data 7/11/1558 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Pesaro Luogo di arrivo Padova
Incipit I miei nuovi fastidj causati dall'ingratitudine del Prencipe, il quale del tutto dimenticatosi
Contenuto e note Il Tasso si duole dell'ingratitudine mostratagli dal Prencipe [Ferrante Sanseverino principe di Salerno] dimentico della sua lunga e sempre fedele servitù [25 anni, dal 1553 al 1558]. Avvisa l'amico Speroni di essere ora al servizio dell'Eccelso Duca [Duca d'Urbino Guidubaldo II della Rovere], anche se non saprà quale sarà la sua mansione finché il Re Cattolico [Filippo II Re di Spagna figlio e successore dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo] non vorrà farlo tornare nella sua grazia [era stato dichiarato ribelle insieme al principe Sanseverino a causa della controversia con il Viceré di Napoli Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, per cui la Corte fu esiliata in Francia dove trovò la protezione del Re Enrico II di Valois]. Tasso spera che, con il favore del Duca di Urbino, possa recuperare se non i suoi beni, almeno la dote della moglie defunta [Porzia de Rossi] ingiustamente divisa tra i cognati [fratelli De Rossi] e la Camera Regia. Questi cambiamenti sono la causa del suo silenzio riguardo l'opera ['Amadigi'], che era stata voluta dal Principe Sanseverino, il quale ora non se ne occupa più neanche economicamente. Per questo Tasso dovrà cambiare il re di Francia [Enrico II di Valois] con quello di Spagna [Filippo II] e così rassettare diverse cose, per cui non invierà a Speroni l'opera finché non sarà di migliore forma.
Fonte o bibliografia Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 132-134
Compilatore Scurti Sara
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