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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Grumelli Pace |
Data |
1/5/1556 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Per l'altra mia le scrissi brevemente per non aver tempo, né comodità: ora scriverò più diffusamente. |
Contenuto e note |
Bernardo cerca di acquietare Pace Grumelli circa lo svantaggioso accordo fatto con il Cerasolo [procuratore romano] per la vigna romana. Le descrive il cattivo stato della vigna, tutti i lavori che egli ha fatto e quelli che ancora si dovranno fare nella speranza poi di poterla vendere. La avvisa che finalmente potrà recarsi a Bergamo con la figlia Cornelia, ma lascerà a Roma Torquato e Cristoforo per non distrarli dagli studi e perché richiederebbero una spesa che non può sostenere. Le confessa inoltre che sta ancora sperando che le cose a Napoli si risolvano per il meglio, non solo per il recupero della dote della moglie, ma anche per essere ripagato di molti favori fatti ai Cardinali Imperiali, compreso l'Arcidiacono [Bartolomeo Assonica, Arcidiacono di Bergamo] a cui si raccomanda insieme al signor Enea [Tasso, figlio di Pace Grumelli e di Gian Giacomo, fratello di Cristoforo]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 95-99 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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