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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Grumelli Pace |
Data |
19/3/1556 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Ancorchè per l'altre mie io abbia scritto a lungo, e pervenute le lettere vostre |
Contenuto e note |
Bernardo consiglia Pace Grumelli di fare prete suo figlio Cristoforo, dal momento che non è portato per lo studio delle lettere e che la prelatura è la strada più breve per aumentare ricchezza e stato sociale delle famiglie. Le comunica che egli stesso, dopo la morte infelice della moglie [Porzia de Rossi], ha deciso di restare a Roma e di farsi prete poiché la fortuna lo ha lasciato solo con la provvisione del Prencipe [Ferrante Sanseverino Principe di Salerno, Bernardo allude al fatto che fino a sei anni prima poteva contare su un'entrata di novecento scudi annui, mentre ora gliene restano trecento annui]. Le dà poi notizia, appresa da Battista L'Olmo, dell'impossibilità del suo progetto circa il matrimonio di Cornelia, che egli auspicava con Pietro del Grasso, tuttavia non demorde e spera di trovare un altro spasimante onorevole per tutta la famiglia e per la figlia. Si raccomanda infine ad Enea [Tasso, figlio di Pace Grumelli e Giovan Giacomo, fratello di Cristoforo]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 86-89 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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