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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo |
Data |
29/12/1555 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Io sperava pur col consiglio di buoni medici, e col buon governo di poter conservare la vita |
Contenuto e note |
Bernardo dà notizia a Giovan Giacomo Tasso della morte di Girolamo [da Vecchiano] e del profondo dolore che sta provando. Con lui ha perso anche cinquanta ducati, che gli aveva prestato perché potesse fare visita al Principe [Ferrante Sanseverino Principe di Salerno], che l'aveva nominato Cancelliere della Compagnia delle Genti d'Arme. Gli spiega la furbizia e malignità del Cerasolo [procuratore romano] nella contesa della vigna, per la quale interporrà l'autorità del Cardinale Carafa [Carlo Carafa] finché necessario. Gli dà nuove del benestare di Cristoforo [Tasso, figlio di Pace Grumelli e Giovan Giacomo] e dei suoi progressi nello studio del greco, più che del latino. Manda i propri saluti alla consorte [Pace Grumelli] e all'amico Marcantonio Tasca. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 78-81 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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