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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo |
Data |
6/12/1554 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Oggi son nove giorni ch'arrivò qua Cristoforo sano ed allegro con molta mia soddisfazione |
Contenuto e note |
Bernardo avvisa Giovan Giacomo Tasso del felice arrivo a Roma del figlio [Cristoforo Tasso] di cui si prenderà amorevole cura nonostante la moglie [Porzia de Rossi] non sia ancora giunta a Roma [Bernardo alloggiava presso Palazzo Monte Giordano con il figlio e il nipote, ospiti di Ippolito d'Este]. Tasso spiega che la donna non può lasciare Napoli per la sicurezza della dote [i beni di Bernardo, dichiarato ribelle insieme a Ferrante Sanseverino, vennero confiscati, e gli avidi fratelli di Porzia erano interessati al recupero della dote]. Rassicura tuttavia Giovan Giacomo che si prenderanno cura di Cristoforo e Torquato una massara e un vecchio prete [Don Giovanni d'Angeluzzo] e soprattutto che i due riceveranno la migliore istruzione dal primo maestro d'Italia [Giovan Battista Manso ritenne che tale fu Maurizio Cattaneo (Cataneo), mentre il Serassi non riesce a identificarlo; è probabile che il Tasso si riferisca allo stesso Angeluzzo che già a Napoli aveva avviato Torquato agli studi], anche se sostiene che Cristoforo avesse già un buon maestro all'Accademia bergamasca, vista la sua discreta preparazione. Lo aggiorna infine del proprio stato di salute cagionevole e porge i saluti anche alla Cavaliera [Pace Grumelli]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 70-71 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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