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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo |
Data |
20/4/1550 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Perché io credo che a quest'ora avrete ricevuta un'altra mia, ancorchè quella vi applichi |
Contenuto e note |
Bernardo prega Giovan Giacomo Tasso di aiutarlo a comprendere le ragioni per cui il nuovo Papa [Giulio III, Giovanni Maria Ciocchi del Monte] ha confermato un ufficio che gli spettava ad un'altra persona, Matteo [presumibilmente Matteo Dandolo ambasciatore presso papa Giulio III]. Gli spiega di voler muovere lite in proposito e spera di poter contare in un suo supporto, dal momento che è anche suo interesse avere un parente che ricopra tale incarico. Gli ricorda dunque che è necessario pagare alla Camera trecento ducati, in particolare a quel favorito del Papa [allude probabilmente a Innocenzo Ciocchi del Monte, nome di battesimo Santino, giovane ragazzo che il Papa fece adottare dal fratello Bartolomeo Ciocchi del Monte e che nominò prima Cardinale e poi Capo della Segreteria di Stato]. Porge infine i propri saluti alla Cavaliera [la consorte Pace Grumelli]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 66-68 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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