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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo |
Data |
17/12/1543 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Sorrento |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Non voglio della morte del Cavaliero dolermi con voi, per non tornare a rinovare, e ad aprir la piaga |
Contenuto e note |
Promette a Giovan Giacomo Tasso [canonico e conte bergamasco nipote di Domenico Tasso] di aiutarlo, tramite le proprie conoscenze, nella controversia con la Camera Apostolica. Farà in modo che il Prencipe [Ferrante Sanseverino Principe di Salerno], di ritorno dal suo viaggio con la Prencipessa [Isabella di Villamarina contessa di Capaccio], scriva in suo favore. Si duole che non vi sia il Reverendissimo Farnese [Cardinale Alessandro Farnese appena eletto Papa con il nome di Paolo III], tuttavia egli stesso scriverà a due chierici di Camera, il Vescovo di Brescia [presumibilmente Tasso allude al suo caro amico Luigi Priuli, Eletto di Brescia, tuttavia Vescovo della città a quella data fu Francesco Cornero] e Giovanni Della Casa [Arcivescovo di Benevento, noto oratore e poeta]. Comunica al Cavaliere di indirizzare le sue prossime lettere a Francesco Cenami [mercante lucchese] che provvederà alla consegna. Lo rassicura infine sull'accoglienza che riceverà il nipote [Cristoforo Tasso, figlio di Giovan Giacomo e Pace Grumelli]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 61-64 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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