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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Tasso Giovan Giacomo |
Data |
28/12/1544 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Como |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Per Giovan Paolo Carrara di Fiandra vi scrissi ciò che si poteva sapere delle condizioni di questa Pace |
Contenuto e note |
Tornando dalle Fiandre, da cui aveva scritto a proposito della pace che vi si stava contrattando tramite Giovan Paolo Carrara di Fiandra, avvisa Giovan Giacomo Tasso [canonico e conte bergamasco, nipote di Domenico Tasso] di non poter tornare a Bergamo per fargli visita, dal momento che si trova con la Casa del Prencipe [Ferrante Sanseverino Principe di Salerno]. Chiede a Giovan Giacomo una lettera di credito per Milano, racconta di aver acquistato arazzi pregiati ad Anversa per sé e per un cognato [presumibilmente Alessandro da Spilimbergo, marito della sorella Lucia Tasso] e promette per lui e per M. Batista [Battista Doti, caro amico del Tasso] tre cavalli della miglior razza per la fiera di Salerno, lasciando loro la licenza di cavarli poiché non vuole avere obblighi con il Viceré [Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga Viceré di Napoli]. Si congeda ricordando il defunto fratello [Cristoforo Tasso, mastro delle poste pontificie deceduto nel 1543] e raccomandandosi alla consorte [Pace Grumelli]. |
Fonte o bibliografia |
Delle lettere di M. Bernardo Tasso accresciute, corrette e illustrate. Volume terzo. Contenente le famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di suo figliuolo Torquato pur esse finora inedite. Si premette il Parere dell'Abate Pierantonio Serassi intorno alla patria de' suddetti. Padova, Giuseppe Comino, 1751, pp. 59-61 |
Compilatore |
Scurti Sara |
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