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Mittente |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Destinatario |
Buonarroti Michelangelo |
Data |
30/9/1530 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Pisa |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Più ho indirizato a Gismondo, dal quale puoi havere inteso mio dimorar qui |
Contenuto e note |
[Autografa] Alcuni giorni prima della stesura della seguente lettera Lodovico ha inviato una missiva al figlio Gismondo [Sigismondo Buonarroti, figlio di Lodovico], il quale ha avvisato Michelangelo che da qualche giorno il padre si trova a Pisa sia per sua volontà, sia per dimenticare la dolorosa dipartita della "pura anima" di Bonarroto [Bonarroto Buonarroti, figlio di Lodovico avvenuta il 2 Luglio 1528 a causa della peste], sia per aiutare Nardo [?] che sembra essere malato e di mala voglia. La preoccupazione di Lodovico è rappresentata dal fatto che non riesce a tornare a casa a gestire i suoi affari. Ciò che preme a Lodovico è sapere se potrà prendere commiato senza aspettare oltre. Chiede a Michelangelo di far scrivere a Gismondo una lettera, a lui indirizzata, nel caso in cui egli avesse notizie di Simone di Totto [Simone Totti, amico di Lodovico] fratello dei suoi amici presso cui Lodovico era solito recarsi con Ibo Biliotti [amico di Lodovico]. Inoltre avvisa il figlio di aver scritto una lettera a Giovanni degli Albizi (Albizzi) [nobiluomo toscano amico di Lodovico] dopo la dipartita dell'amato fratello per andare a fargli visita per consolarlo. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume III, pp. 288-289 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
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