|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Destinatario |
Buonarroti Michelangelo |
Data |
2/5/1521 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Settignano |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Ieri Lapo mi ragionò del podere di Piero Busini, e disse che il podere ti piacieva e che ctu gli avevi proferto tre mila duchati |
Contenuto e note |
[Autografa] Lodovico scrive a Michelangelo per metterlo in guardia sull'acquisto del podere di Piero Bussini [proprietario terriero] dopo la visita di Lapo [Lapo Chirchi di Lorenzo], il quale avvisa il vecchio Buonarroti che il figlio avrebbe proposto al proprietario ben tremila ducati per concludere l'affare. Egli infatti ritiene che sia Piero Busini che Andrea Chambini (Cambini) [Carlo di Andrea di Bartolomeo Cambini, cambiatore] siano due truffatori, inoltre ne ha avuto la riprova nella bottega dei Granacci [pittori fiorentini amici della famiglia Buonarroti] dove è venuto a conoscenza che il suddetto terreno rende meno rispetto a quanto vuol far credere il proprietario. Lodovico, a questo punto, si informa sulla reale rendita del terreno e avvisa il figlio che ciò che produce non vale tremila ducati, esso infatti non fa olio, non ha bestie, non ha legna e il vino che si ottiene è troppo poco e bisogna cuocerlo, pagando così anche una manodopera. A questo punto però Lodovico conclude la lettera lasciando carta bianca al figlio con la raccomandazione, avendo visto con i suoi occhi il terreno, di non lasciarsi ingannare dalle parole di Piero. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume II, pp. 294-295 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|