Mittente Buonarroti Michelangelo Destinatario Buonarroti Simoni Lodovico
Data 1521 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Firenze Luogo di arrivo Settignano
Incipit Io mi meravigliai molto dè chasi vostri, l'altro dì, quand'io non vi trovai a chasa
Contenuto e note [Autografa, seconda metà di Febbraio o primi di Marzo] La lettera che viene scritta da Michelangelo nei riguardi del padre è una commistione di sentimenti. La parte iniziale si apre con un grandissimo stupore dell'artista allorquando scopre che Lodovico se ne è andato di casa per recarsi a Settignano. L'abbandono della casa familiare sconvolge a tal punto Michelangelo, che egli chiede la motivazione di questa scelta da parte del padre. In quei giorni Lodovico aveva diffuso la voce che vedeva il figlio come una persona ingrata e come il fautore del suo abbandono dell'alcova familiare. Michelangelo, dispiaciuto per il comportamento del padre, chiede a quest'ultimo di perdonarlo se in qualche modo l'ha offeso, perché le sue intenzioni, riscontrabili nelle lettere precedenti, sono sempre state positive. Ciò è pienamente rappresentato dalla carrellata di azioni fatte da Michelangelo per la famiglia e che l'artista racconta nella lettera. Colui il quale porterà la lettera a Lodovico sarà, su volontà di Michelangelo, Raffaello da Gagliano [Raffaele Ubaldini da Gagliano, parente di Michelangelo]. Michelangelo chiede al padre di recarsi a Firenze prima che lui parta per Roma perché sente la necessità di parlare con lui. Inoltre lo avvisa che ha intenzione di allontanare Pietro [Pietro Urbano da Pistoia, artista pistoiese] a seguito di un diverbio.
Fonte o bibliografia Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume II, pp. 274-275
Compilatore Colopi Andrea
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