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Mittente |
Buonarroti Michelangelo |
Destinatario |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Data |
28/10/1514 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io vi mando cento duchati d'oro larghi, chon questo, che gli diate a Bonarroto e agli altri e facciatemene far creditore alla boctega. |
Contenuto e note |
[Autografa] Michelangelo ha inviato cento ducati d'oro larghi a Lodovico affinché vengano consegnati a Bonarroto (Buonarroto), facendo diventare l'artista creditore della bottega [creata da Michelangelo per i due fratelli, Bonarroto e Giovan Simone]. Con la presente lettera invita il padre a presentarsi da Bonifazio Fazi [banchiere fiorentino] o Lorenzo Benintendi [banchiere fiorentino] affinché sia lui sia il fratello ricevano tanti soldi quanti Michelangelo ha sul suo conto presso Baldassarre Baldinucci [banchiere romano] anche se quest'operazione rappresenterebbe un tracollo per le finanze dell'artista, il quale in questo momento non sta lavorando. Michelangelo ritorna sulla questione del garzone dicendo che è giunto il momento che il giovane che ha preso a lavorare, data la malattia del suo servitore [Silvio Falcone], torni a casa sua perché non svolge l'incarico per il quale è stato chiamato. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume I, p. 153 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
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