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Mittente |
Buonarroti Michelangelo |
Destinatario |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Data |
1509 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io ò intesoper l'ultima vostra chome le cose vanno di chostà e chome Giovan Simone si comporta. |
Contenuto e note |
[Autografa, forse Giugno-Luglio] Attraverso questa lettera Michelangelo non solo si mostra come figlio devoto e premuroso, tant'è che dice al padre che tutta la fatica sua l'ha fatta in memoria del suo nome e che i suoi possedimenti sono stati acquistati per la famiglia e per la sua persona, ma al tempo stesso, la lettera ci mostra una parte di Michelangelo molto particolare ovvero di fratello premuroso che si prende a cuore la situazione di Giansimone Buonarroti che continua a far sospirare il padre. Inoltre consiglia al padre di voler portare a Roma la causa con Madonna Cassandra [cognata di Lodovico Buonarroti Simoni] in modo tale da risparmiare nelle spese legali. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume I, pp. 93-94 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
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