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Mittente |
Buonarroti Michelangelo |
Destinatario |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Data |
1509 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Intendo per l'ultima vostra come chosta s'è decto che io son morto. |
Contenuto e note |
[Autografa, forse Maggio o primi di Giugno] Michelangelo rassicura il padre sulle sue condizioni di salute mettendo a tacere le voci che circolavano riguardo la sua morte. Inoltre racconta che non ha ancora avuto modo di ricevere il suo salario dal papa [Giulio II della Rovere] e che l'ultimo stipendio percepito risale a tredici mesi prima. L'artista è inoltre venuto a conoscenza della situazione giudiziaria del padre nei confronti di Monna Chassandra [Monna Cassandra di Cosimo Bartoli, cognata di Lodovico Buonarroti con il quale aveva in essere una causa giudiziaria] e si offre di aiutare economicamente il padre, qualora ne avesse avuto le possibilità. Nel caso in cui Lodovico avesse bisogno di denaro, Michelangelo invita il padre a recarsi dallo Spedalingo. Infine chiede al padre di salutare Giovanni da Ricasoli [nobile fiorentino, amico di Michelangelo] e Messere Agniolo Araldo [Angelo di Lorenzo Manfidi da Pioppi in Casentino]. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume I, p. 91 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
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