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Mittente |
Buonarroti Michelangelo |
Destinatario |
Buonarroti Simoni Lodovico |
Data |
8/1508 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io ò avuto a questi giorni una lectera da una monaca che dicie essere nostra tia |
Contenuto e note |
[Autografa] Michelangelo scrive al padre Lodovico di aver ricevuto una lettere da una monaca, che sta nel monastero di San Giminiano, che dice di essere una sua zia e chiede all'artista di aiutarla attraverso un gesto di elemosina. Per questo motivo, l'artista chiede al padre di indagare sull'identità della donna poiché non del tutto convinto di questo legame di parentela. Michelangelo ha inviato una somma di danaro, circa cinque ducati al padre, così, nel caso la donna fosse realmente una sua parente, Lodovico le donerebbe quattro ducati e mezzo e con la rimanente parte, Michelangelo, chiede che venga acquistata un'oncia di lacca da parte di Buonarroto Buonarroti [fratello di Michelangelo] o da Francesco Granacci [pittore e amico di Michelangelo]. Al contrario, qualora si trattasse di un'impostora, i soldi andranno consegnati a Bonifazio Fazzi [banchiere e commerciante]. |
Fonte o bibliografia |
Michelangelo Buonarroti, Carteggio di Michelangelo, edizione postuma di Giovanni Poggi, a cura di Paola Barocchi e Renzo Ristori, Firenze, Sansoni editore, 1965, volume I, p. 80 |
Compilatore |
Colopi Andrea |
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