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Mittente |
Testi Fulvio |
Destinatario |
Molza Camillo |
Data |
10/1623 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Modena |
Luogo di arrivo |
[Parma] |
Incipit |
Rendo a Vostra Signoria illustrissima le dovute umilissime grazie della lettera di raccomandazione |
Contenuto e note |
[L'editrice congettura la data e il luogo d'arrivo della lettera]. Ringrazia il conte Camillo Molza per la lettera di raccomandazione in favore del signor Vittorio [Levalori]. Gli riferisce di aver salutato in suo nome il conte Fabio [Scotti] che si dispiace di non averlo potuto vedere prima della sua partenza. Questi avrebbe dovuto venire a trovare il conte già l'indomani, ma l'arrivo del Marchese di Caravaggio [Giovanni Paolo II Sforza] e di sua moglie [Maria] Aldobrandini ha sconvolto i piani. Esorta comunque Molza a godere dei piaceri e della libertà della villa, dal momento che, una volta tornato a Modena, non gli mancheranno i disagi. Lo informa che di mattina è giunto a corte un uditore del Duca di Mirandola [Alessandro I]: non può rivelare i dettagli dell'affare via lettera ma lo farà direttamente a voce e, nel frattempo prega il conte di non farne parola con nessuno, nemmeno con il conte Fabio. Afferma inoltre che attende con ansia il suo ritorno a Modena e gli racconta un episodio accaduto in mattinata: il conte Galeazzo [?] ha litigato con il conte [Azzo] Ariosti che non ha alzato la tenda mentre lui, per la centesima volta, entrava nella camera del sovrano e ha minaccianto di farlo pugnalare. A quelle grida, il Testi racconta di non aver saputo trattenere le risa e di aver, per questo, ricevuto minacce a sua volta. Infine, informa Molza di aver mostrato le lettere del Conte di San Secondo [Troilo Rossi] al Duca [Cesare d'Este], il quale vi sta riflettendo. |
Fonte o bibliografia |
Fulvio Testi, Lettere, a cura di Maria Luisa Doglio, Bari, Laterza, 1967, vol. I, p. 40-41. |
Compilatore |
Ghelfi Laura |
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