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Mittente |
Testi Fulvio |
Destinatario |
D'Este Cesare |
Data |
3/10/1620 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Modena |
Incipit |
Ho poche nuove da scrivere all'Altezza Vostra perché il Papa è a Frascati |
Contenuto e note |
Scrive al Duca Cesare di avere poche notizie da riferirgli, dal momento che il Papa [Paolo V] si trova a Frascati. Testi pensa che Roma si stia infiacchendo a causa di un pontificato troppo lungo, anche se l'etica impone al clero di sperare nella perpetua salute del papa. Passa quindi ad informazioni riguardo gli affari di Spagna: il Duca d'Ossuna [Pedro Téllez - Girón y Guzman] aveva ordinato che Brancazio [Carlo Brancaccio], ambasciatore di Napoli, fosse licenziato, ma, contrariamente ai suoi desideri, il Brancazio è stato confermato, mentre a lui è stato impedito di giungere a corte. Si dice anche che siano stati nominati quattro giudici per l'esame del suo operato, cioè il principe di Spagna [?], il principe Filiberto [Emanuele Filiberto di Savoia], il Conte di Benevento [?] e un frate scalzo. Pare comunque che, al momento, egli si trattenga a Saragozza. Inoltre sembra che il re abbia tolto al Duca d'Uzeda [Cristobal y Rojas y de la Cerda] i documenti e che per suo ordine si processi a Napoli l'agente della Vicaria [Giulio Genoino], e che di quella carica sia investito il cavalier [Gaspare] Borgia. Conclude con i saluti di rito. |
Fonte o bibliografia |
Fulvio Testi, Lettere, a cura di Maria Luisa Doglio, Bari, Laterza, 1967, vol. I, p. 19-20. |
Compilatore |
Ghelfi Laura |
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