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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Licino Giovan Battista |
Data |
28/11/1585 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Scrissi ieri a Vostra Signoria quel che mi sovvenne |
Contenuto e note |
Torquato Tasso invia a Giovan Battista Licino una lettera destinata ai signori del Consiglio [di Bergamo] affinché si occupino della sua liberazione [da Sant'Anna] e si dichiara fiducioso soprattutto nella disponibilità del cavaliere [Gian Gerolamo] Grumelli e di Girolamo Benaglio. Comunica che affiderà al fratello del destinatario [Fermo Licino] la dedicatoria [del dialogo 'La Cavaletta o de la poesia toscana'] ed alcune risposte a Cristoforo Tasso perché vengano stampate insieme. Si duole di non aver corretto un errore interno al dialogo '[La Cavaletta o] de la poesia toscana' e lo espone, citando un sonetto di [Francesco] Petrarca e riferendosi ad una teoria di [Lodovico] Dolce. Manda i suoi saluti particolari ad Angelo Grillo e, nel poscritto, chiede alcune copie dei suoi dialoghi da donare a [Gian Gerolamo] Grumelli, Girolamo Benaglio ed Ercole Tasso. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 446, II, pp. 466-67. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, c. 76 r/v. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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