Mittente Tasso Torquato Destinatario Grillo Angelo
Data 9/1587 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo Genova
Incipit Ho avuta in Mantova la risposta di Vostra Paternità
Contenuto e note Torquato Tasso scrive a don Angelo Grillo di aver ricevuto solo una volta tornato a Mantova la sua risposta attesa a Bergamo, nella quale scorge prudenza e insieme diffidenza nei confronti delle sue intenzioni. Parla di un consiglio del destinatario [probabilmente si tratta dell'invito a raggiungerlo a Genova] che potrebbe considerarsi buono nel caso in cui il principe [di Mantova, Vincenzo Gonzaga] gli concedesse la grazia sulla base della sola attività letteraria, l'unica alla quale è atto e quella per cui è chiamato [a Genova] dall'Accademia [degli Addormentati, per cui si veda la lettera num. 848 dell'edizione Guasti che inizia "Io non aspettava tanto onore da la vostra Academia"]. Non disponendo dei mezzi necessari a partire, avrebbe bisogno che il "principe" [il duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga] fosse convinto a dargli la grazia da "persone d'autorità". Assicura poi che comporrà i sonetti richiesti dal destinatario [per cui si veda la lettera num. 895 dell'edizione Guasti che inizia "Son molti giorni ch'io aspetto lettere da Vostra Paternità"], ma che non potrà inviarli con il corriere del giorno seguente, perché molto impegnato e in un momento di infelicità compositiva. Si dispiace che i poemi non gli siano stati inviati e manda i suoi saluti a Livia [Spinola] e ai membri dell'Accademia [degli Addormentati]. Nel poscritto dice che probabilmente non potrà mandare questa lettera attraverso Vincenzo [Reggio], perché non sa dove si trovi, e riflette sul fatto che il patriarca di Gerusalemme [Scipione Gonzaga] sia l'intermediario perfetto tra lui e il "principe" [il duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga].
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 891, III, pp. 252-253. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 71v-72v.
Compilatore Fantacci Michela
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