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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Grillo Angelo |
Data |
9/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Son molti giorni ch'io aspetto lettere da Vostra Paternità |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a don Angelo Grillo di star aspettando da molti giorni alcune lettere da parte sua, tra cui anche quelle indirizzate al "principe" [il duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga] con lo scopo di ottenere per lui il permesso di raggiungerlo a Genova. Dice, poi, di aver mandato attraverso [Giovan Battista] Licino due sonetti, uno per l'Accademia [degli Addormentati. 'Qual sonno è il vostro, o chiari e pronti ingegni', 'Rime', n. 1379] e l'altro per Agostino Foglietta, e un poema [il 'Floridante'] del padre [Bernardo Tasso]. Avvisa che invierà nuovamente a Livia [Spinola] il sonetto per celebrare il suo parto ['Al bel parto di Livia eran seconde', 'Rime', n. 1373], per paura che sia andato perduto, e si scusa di non accompagnarlo con qualche altra opera in onore di Agapito Grillo, di Paolo [Grillo] o di Porzia [Mari]. Congedandosi, lo prega ancora di scrivere al "principe" [il duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga] affinché gli dia licenza di partire. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 895, III, p. 260. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, c. 71 r/v. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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