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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Gonzaga Scipione |
Data |
1576 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
A la lettera di Vostra Signoria illustrissima risponderò con più commodo |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a Scipione Gonzaga che risponderà alla sua ultima lettera più avanti, perché è impegnato nei preparativi di una partenza [probabilmente per Modena]. Informa il destinatario che circola già, o circolerà presto, un testo di critica al suo poema ['Gerusalemme Liberata'] ad opera di [Orazio] Ariosto, che ne è stato probabilmente incaricato da altri: la sua unica preoccupazione è quella di aver spesso parlato con lui in confidenza e spera, dunque, che non si appropri indebitamente di qualche suo pensiero. Spera anche che i fautori delle critiche sappiano aspettare la pubblicazione del poema ['Gerusalemme Liberata'] o dei 'Discorsi [dell'arte poetica]' e afferma che non riconoscerà alcuna opera non pubblicata da lui. Descrive, poi, il rapporto complesso tra lui e [Orazio] Ariosto, il quale, non sapendo mentire, parla tranquillamente di questo progetto con lui. Conclude chiedendo al destinatario di farsi dare da Luca [Scalabrini] i suoi 'Discorsi [dell'arte poetica]' e una sua lettera di argomento poetico e pregandolo che, una volta ottenuti questi, presti attenzione affinché nessuno li veda. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 89, I, pp. 225-226. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, c. 55 r/v. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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