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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Anziani di Bergamo |
Data |
6/1586 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Perch'il vizio del parlar è ne la lingua |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive ai capi del Consiglio di Bergamo affinché si preoccupino di ottenere il permesso di ospitarlo nella loro città, contribuendo in questo modo alla sua liberazione [da Sant'Anna], nella quale continua a sperare solamente grazie a [Giovan Battista] Licino. Esalta l'affetto che lo lega alla città di Bergamo e fa leva sul ricordo del padre [Bernardo Tasso]. Si congeda dicendo che vivrà aspettando il ritorno di [Giovan Battista] Licino per liberarlo e, quando necessario, di un "gentiluomo" menzionato da [Giovan Battista] Licino stesso. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 524, II, pp. 550-51. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 41v-42v. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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