Mittente Tasso Torquato Destinatario Grillo Angelo
Data 1584 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo
Incipit Mando a Vostra Signoria molto reverenda le due risposte; l’una al sonetto del signor
Contenuto e note Torquato Tasso descrive a don Angelo Grillo la funzione della lettera che va scrivendo, di risposta sia al sonetto inviatogli dal signor "Ansaldo", sia a quello del destinatario. Scrive poi di star aspettando l'arrivo, non lontano, di Giovan Paolo Olivo, sicuramente preceduto da quello, ancora più repentino, di don Basilio [Zaniboni], attraverso il quale spera di poter ottenere lo smeraldo richiesto [nella lettera num. 282 dell'edizione Guasti che inizia "Vostra Signoria m'onora tanto sovra i meriti miei"]. Ottenuto quello, assicura che ringrazierà il fratello del destinatario, Paolo [Grillo]. Promette, poi, di scrivere a Nicolò Spinola, inviandogli una risposta pronta da tempo, ma volontariamente non spedita. Si duole della sofferenza di Alessandro e Livia [Spinola] e insieme della propria. Fa poi riferimento ad alcune notizie fornite da Alessandro Casale e descrive il sollievo che queste gli hanno procurato. Scrive di un programmato ritorno presso di lui di Giovan Battista Licino e se ne confessa preoccupato. Parla della precedente visita, durante la quale era rimasto deluso del mancato arrivo per sua mano di lettere di Cristoforo Tasso. Accenna ad un cavallo [probabilmente ricevuto in dono, dopo essere stato richiesto] e conclude, mandando i suoi saluti al destinatario e a padre don Lattanzio [Facio]. [La lettera è probabilmente datata maggio 1586 come in Appendice alle opere in prosa di Torquato Tasso, a cura di A. Solerti, Firenze, Le Monnier, 1892, p. 79].
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 283, II, pp. 272-273. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 39r-40r.
Compilatore Fantacci Michela
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