Mittente Tasso Torquato Destinatario Grillo Angelo
Data 1/1587 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo Genova
Incipit Iddio perdoni a chi s'ha ritenuto la lettera del signor
Contenuto e note Torquato Tasso descrive ad Angelo Grillo la sofferenza causatagli dal non aver ricevuto la sua risposta e quella di Nicolò [Spinola], sopportata solo pensando in prospettiva alla grazia che avrebbe potuto ottenere dall'imperatrice [Maria d'Asburgo]. Confessa che non avrebbe saputo eleggere altri, oltre al destinatario stesso e a Ottavio (Ottaviano) [Spinola], in grado di comunicarle in maniera veritiera le ragioni che lo spingevano alla richiesta. Afferma che, non avendo ottenuto il permesso di recarsi nei territori del duca di Ferrara [Alfonso II d'Este], seguirà il consiglio del destinatario di rimanere a Mantova, presso il principe [Vincenzo Gonzaga], oppure di raggiungerlo a Genova. Scrive che, essendo nella casa in cui dimorava la duchessa di Mantova [Eleonora de' Medici], aveva pensato che la trasmissione delle notizie da parte dell'imperatrice [Maria d'Asburgo] non sarebbe stata tanto difficile quanto al tempo della morte di Barbara [de' Medici] nella corte di Ferrara, per il loro stretto legame di parentela. Passa poi a parlare delle sue rime, che non ha ancora raccolto e che vorrebbe modificare in modo da renderle ricche di riferimenti alla famiglia Grillo. Spiega come l'essere ospite della corte di Mantova lo obblighi a dedicare tutte le sue opere al principe [di Mantova, Vincenzo Gonzaga] o alla principessa [di Mantova, Eleonora de' Medici], come era accaduto già in passato, quando era stato al servizio del duca di Ferrara [Alfonso II d'Este]: solamente il trasferirsi a Genova, presso il destinatario, lo renderebbe in questo senso libero. Lo stesso discorso vale per le sue lettere: sebbene [Giovan Battista] Licino voglia stamparle, sarebbe opportuno che gli permettesse di apportare le ultime modifiche e di mostrare anche in quel contesto il profondo affetto che lo lega alla famiglia Grillo.
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 758, III, pp. 151-152. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 15r-16v.
Compilatore Fantacci Michela
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