Mittente Tasso Torquato Destinatario Cataneo Maurizio
Data 1585 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo Roma
Incipit Vostra Signoria ha data maggior fatica a me
Contenuto e note Torquato Tasso lamenta con Maurizio Cataneo di avergli dato la "fatica di leggere" il "giudicio o discorso" di Lombardelli [Orazio]. Tasso afferma che nonostante l'impedimento della malattia risponderà "liberamente" allo scritto di Lombardelli, giustificando di non averlo fatto in "questa settimana istessa" per la speranza avuta di uno spostamento al monastero di San Benedetto [a Mantova] dove lo aspetta Licino [Giovan Battista]. Confessa quanto desidera essere liberato, e quanto si limiti a parlare per timore che a Cataneo sia impedita la partenza, su cui dubita tanto da "gridar", se potesse, "con penna e con inchiostro, come disse quel poeta migliore d'alcun altro". Affermando di essere a metà della lettura dello scritto di Lombardello, promette di rispondervi se non da San Benedetto, spera almeno da Bergamo, e chiede a Cataneo di fornirgli alcune informazioni sul Lombardello "per onorarlo come conviene". Confermando le notizie su Margherita Sarrocchi, chiede a Cataneo di racomandarlo presso il cardinale [Giovan Gerolamo Albani], il cardinale di Mondovì [Vincenzo Lauro] e Papio [Giovanni Angelo]. Gli chiede di consegnare le "inchiuse" a Scipione Gonzaga e Licino [Giovan Battista] e di recapitargli le loro risposte, se non a Ferrara per strada, ipotizzando di partire per via fluviale. Chiude affermando che informerà per scritto Girolamo Mosti.
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 429, II, pp. 432-33. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 101v-102r.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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