Mittente Tasso Torquato Destinatario Licino Giovan Battista
Data 5/1586 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo Bergamo
Incipit O! quanto mi dispiace che sia stata stampata
Contenuto e note Torquato Tasso lamenta con Giovan Battista Licino la stampa genovese di alcune sue rime ['Delle Rime del signor Torquato Tasso, Parte Quarta e Quinta, nuovamente stampate', Genova, ad istanza di Antonio Orero, 1586] e la stampa della "quarta parte" [delle 'Gioie di Rime e Prose del sig. Torquato Tasso, Quarta Parte', Venezia, ad istanza di Giulio Vasalini Librario in Ferrara, 1586], poiché piene di errori, e spera che Marco Pio [di Savoia, dedicatario della 'Quarta parte'] lo consoli. Chiede a Licino di riportare ad Angelo Grillo quanto scrittogli in precedenza e di recapitargli il sonetto "per l'imagine del Cristo" ['Rime', n. 1686, 'O vera imago del tuo Padre eterno'], data a Tasso da Bernardo Castello. Augurandosi che la stampa della quinta parte non avvenga allo stesso modo, ricorda a Licino [Giovan Battista] di aver inviato a Scipione Gonzaga i dialoghi della Nobiltà e della Dignità ['Il Forno overo de la Nobiltà'; 'De la dignità'] affinché ne correggesse gli errori di memoria: ma non avendo ancora avuto risposta, e recuperati ora alcuni libri utili, vorrebbe correggerli prima della stampa, affermando che se già fossero stampati, le correzioni si limiteranno solo alla sostituzione di quache pagina. Perciò invita lo stampatore [Giulio Vasalini] a visitarlo al più presto. Tasso si dispiace di non poter inviare il sonetto per la morte della figlia di Giovan Paolo [Olivo], e promette di scriverlo e inviarlo insieme a quello ['Rime', n. 1308, 'Di grado in grado il merto vostro ascende'] per l'abate Albano [Giovanni Battista Albani]. Chiede a Licino di salutare a suo nome il conte [Giovanni Paolo Olivo], gli altri signori, e Marcantonio Spino, rinnovando la memoria del defunto padre [Pietro Spino] di cui desidera leggere le opere in prossima stampa. Per il cambio di stagione chiede che il signor "Graziano" gli porti le camicie, e spera di guarire senza usare inefficienti medicine. Spera di ottenere "quella lettera", di cui ringrazierebbe anche nelle rime.
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 503, II, pp. 533-34. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 98v-99v.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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