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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Tasso Ercole |
Data |
7/1588 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Lodato sia Iddio, poiché i parenti e gli amici miei |
Contenuto e note |
Torquato Tasso ringrazia Ercole Tasso e tutti i parenti per l'interesse mostrato verso le sue "scritture", e quindi verso la sua gloria, anche se vorrebbe vedere lo stesso interesse verso il suo stato di salute. Affermando di trovarsi a Napoli, patria che dovrebbe dargli pace e serenità, e si dispiace e lamenta con Ercole degli scarsi aiuti e provvedimenti presi affinché la sua patria possa essere Bergamo, dove godere da anziano dei dovuti diritti: se le sue scritture furono di impedimento, ora invece lo aiuterebbero a restare a Bergamo. Ricordando tra le sue scritture rimaste ancora a Bergamo "alcuni libri del Poema eroico" ['Discorsi del poema eroico'] da dover consegnare a Pietro Grassi [per cui la lettera n. 986 dell'edizione Guasti, "Di nuovo prego Vostra Signoria che ricuperi le mie scritture"], chiede a Ercole di assicurarsi che non vadano perduti. Ringraziandolo ancora dell'affetto dimostrato non solo da lui, ma anche da Cristoforo [Tasso] e da Licino [Giovan Battista], chiude la lettera salutando e raccomandandosi a tutti loro. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 996, IV, pp. 81-82. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 92v-93r. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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