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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
d'Este Cesare |
Data |
17/1/1587 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Il mio Secretario è picciolo dono, e non atto |
Contenuto e note |
Torquato Tasso offre in dono a Cesare d'Este il trattato del 'Secretario', anche se insufficiente rispetto al suo "obligo" e "affezione" per il principe, che si mostrerà ancor più magnanimo ad accettare un tanto "picciolo dono". Spera che Cesare d'Este accetti felicemente un dono piccolo "per difetto di fortuna" da un "amorevol ma povero donatore", che ben conosce le virtù del destinatario e della sua famiglia, e si augura che Dio li preservi. [Dedicatoria premessa ai due trattati del 'Secretario' nella prima stampa (Ferrara, Giulio Cesare Cagnacini e fratelli, 1587), nella ristampa ferrarese (Ferrara, Vittorio Bandini stampatore ducale, 1587) e veneziana ('Gioie di Rime e Prose del sig. Torquato Tasso', Quinta e Sesta Parte, Venezia, ad istanza di Giulio Vasalini Librario in Ferrara, 1586)]. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 752, III, p. 147. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 80v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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