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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Ippoliti Annibale |
Data |
11/1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Ringrazio Vostra Signoria di quel che m'offerisce |
Contenuto e note |
Torquato Tasso ringrazia ma declina l'aiuto [per il recupero degli averi lasciati a Ferrara al momento della liberazione] offertogli da Annibale Ippoliti, gentile non solo nelle proposte ma anche nel realizzarle. Tasso afferma di aver già ricevuto parte delle sue "robe" e di attendere il resto, per cui al momento non ha bisogno di altro. Informa Ippoliti di aver ritrovato la 'Logica' di padre Toledo [Francisco Toledo, 'Commentarii in universam Aristotelis logicam'], precedentemente persa non sa se per propria smemoratezza, o per la "sottile industria" di qualcuno. Afferma di aver avuto il libro di Sofocle da "un gentilissimo gentiluomo", ma desidera un'edizione delle opere di Euripide, che crede facilmente reperibile. Informa della lenta e anche notturna scrittura del primo coro della sua tragedia ['Re Torrismondo'], e perciò rimanda alla fine di questa scrittura l'invio dei sonetti, "due al più", richiestigli da Ippoliti. Afferma che provvederà a saldare meglio il suo "debito" dopo aver scritto i sonetti. Chiede a Ippoliti di favorirlo presso il principe [Vincenzo Gonzaga, principe di Mantova] facendogli presente che "l'infermità" gli impedisce di scrivere come vorrebbe. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 685, III, pp. 80-81. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 68r-68v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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