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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Ippoliti Annibale |
Data |
11/1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Vostra Signoria, fra molte occasioni che sempre |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive che Annibale Ippoliti, suo benefattore, chiedendogli di giudicare un componimento, lo pone in una posizione sconveniente, poiché Tasso deve lodare e non criticare gli scritti dei possibili benefattori. Afferma che "particolarmente merita lode l'imitatore dell'inno", poiché è in lode anche del duca di Mantova [Vincenzo Gonzaga], ma critica la brevità del componimento, che concede poco spazio a un tema così importante. Affermando che vorrebbe col suo giudizio "piacere a tutti" e soprattutto a Ippoliti, spera che questo non lo divulghi se non come "sua opinione". |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 681, III, pp. 78-79. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 66r-66v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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