Mittente Tasso Torquato Destinatario Ippoliti Annibale
Data 10/1586 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo Mantova
Incipit Vostra Signoria abonda di tutte le cose
Contenuto e note Torquato Tasso, pur definendo Annibale Ippoliti un uomo di poche parole, crede che sia spropositata la lode fatta da Annibale per il suo madrigale ['Rime', n. 447, 'Ebbe il cielo una stella'; per Giulia Negri, ad istanza di Annibale Ippoliti], meritevole solo per la bellezza del soggetto [di Giulia Negri]. Chiede a Ippoliti di modificare i primi due versi in "Ebbe il cielo una stella, / Giulia, che si chiamò co 'l vostro nome", nel caso ne conservasse una copia. Afferma di inviargliene "un altro del medesimo suggetto" ['Rime', nn. 448, 449, 450 sono dedicati a Giulia Negri ad istanza di Annibale Ippoliti]; chiude poi salutando Ippoliti e il principe [Vincenzo Gonzaga, principe di Mantova].
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 663, III, p. 64. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 65v.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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