Mittente Tasso Torquato Destinatario Corno Giorgio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit Il dubbio di Vostra Signoria a me pare assai facile
Contenuto e note Torquato Tasso spiega a Giorgio Corno l'uso corretto degli appellativi onorifici, anche se Tasso stesso confessa di aver sbagliato "alcuna volta"; e citando due versi di Della Casa [Giovanni], "Ma quasi onda di mar, cui nulla affrene, / l'uso del vulgo trasse anco me seco" [Della Casa, 'Rime' XXV], ricorda l'occorrenza nei poeti dell'uso errato. [Stampata in apertura dell'opera di Giulio Ottonelli 'Discorso sopra l'abuso del dire Sua Santità, Sua Maestà, Sua Altezza, senza nominare il papa, l'imperatore, il principe. Con le difese della Gierusalemme Liberata del signor Torq. Tasso dall'oppositioni de gli Academici della Crusca', Ferrara, Vasalini, 1586. In considerazione di questa stampa, la lettera è databile nel maggio del 1586, ed è quindi probabilmente inviata da Ferrara].
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1539, V, p. 206. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 64r.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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