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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Guastavini Giulio |
Data |
14/8/1587 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bergamo |
Luogo di arrivo |
Padova |
Incipit |
Io non merito scusa, poiché non sono giudicato degno di grazia |
Contenuto e note |
Torquato Tasso lamenta con Giulio Guastavini della poca attenzione riservatagli, e confessa che le difficoltà attraversate lo hanno reso "men ricordevole" dei debiti. Tasso afferma che Guastavini attende da lui risposte non solo alle lettere, ma anche ai "sonetti", e si scusa di non poter rispondere all'ultima sua richiesta, ma ne è impedito dal permanere di Guastavini a Mantova con i sui scritti. Afferma di essere stato invitato a Genova a spese del signor Angelo Grillo, ma il denaro per il viaggio non è giunto, per cui ironizza sulla gentilezza dei "signori Grilli". Tasso confessa la sua preferenza per un viaggio a Roma, e di aver accettato l'invito a Genova solo per debito [con la famiglia Grillo] e desiderio [dei Grillo stessi]. [La data proviene dalla stampa capurriana (Lettere di Torquato Tasso, tomo V, Pisa, Niccolò Capurro, 1825-27) e dal Codice Falconieri, mentre è assente nella stampa bergamasca (Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, libro II, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588), che inoltre è priva di un periodo ("Se non vorranno i signori Grilli…esser pagati")]. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 872, III, pp. 238-239. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 63v-64r. Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 90r. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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